“DAR VOCE ALLE PAROLE: una, cento, mille voci!” – Progetto di Lettura ad Alta Voce

Mediaetà lancia un nuovo progetto di lettura ad alta voce dal titolo “DAR VOCE ALLE PAROLE: una, cento, mille voci!”, un’occasione inclusiva, un momento piacevole e fruibile da tutti.

Contesto territoriale

Stiamo vivendo un periodo in cui siamo continuamente connessi col mondo globale e stiamo diventando sempre più indifferenti al “nostro mondo” di relazioni quotidiane.
La rete di valori che tiene unita la nostra società si sta sfilacciando, complice anche il periodo critico che abbiamo vissuto (e ancora in corso), come la pandemia da COVID, la crisi energetica, la guerra in Ucraina (così vicina a noi) che ci ha reso più fragili e insicuri.
Questa situazione si riflette anche nella nostra Comunità; si respira infatti aria di malessere e di rassegnazione: i giovani si rifugiano nel mondo digitale, gli anziani si sentono più soli e isolati e la generazione adulta ha difficoltà a trovare il filo della matassa per “rammendare” le relazioni e ritrovare fiducia e nuova energia.
Medi@età si sente impegnata a mettere in campo buone pratiche per rafforzare la solidarietà e il buon vivere utili a ri-generare i legami sociali essenziali per la qualità della convivenza e la sua tutela e cura.

Proposta progettuale

Il gruppo del Caffè filò, associazione Medi@età, propone il progetto di “lettura ad alta voce” rivolto a persone che vivono in condizioni di fragilità e solitudine (Centri sollievo – Centri diurni – bambini ricoverati negli ospedali).
Ci sono tante esperienze di lettura ad alta voce ormai collaudate e apprezzate
Ne citiamo alcune:
– Leggiamoli forte – Biblioteca di Vittorio Veneto
– ”LaAV” (una rete realizzata da 12 anni dal prof. Batini di Arezzo). “Io leggo per gli altri” altra iniziativa
– “La Biblioteca di Sara” di Pordenone
– “Nati per leggere”
– ”Biblioterapia”
La nostra iniziativa si aggiunge al progetto di Arteterapia “Se fossi un angelo” in quanto viene sviluppata un’arte molto umana: la voce.

Finalità

Consolidare i legami sociali tra generazioni con la “lettura ad alta voce” perché:
– Leggere ad alta voce potenzia il senso di empatia, è un atto di cura e generosità, migliora il nostro rapporto con gli altri.
– La lettura condivisa è’ un’alleata preziosa di accrescimento personale e collettivo, di relazione e inclusione sociale,ludica, gioiosa, suscita emozioni, dà spazio all’immaginazione.
– Leggere un libro è intraprendere un viaggio e interagire con il mondo che ci circonda.

Obiettivi

– Incentivare le interazioni sociali
– Dare un senso alla quotidianità
– Stimolare i ricordi e influenzare positivamente la memoria
– Emozionare (ridere, piangere, viaggiare con la mente, sognare, ricordare)
– Migliorare lo stato cognitivo

Destinatari del progetto

– Rete Centri di sollievo distretto Soligo Aulss 2 Marca Trevigiana
– Istituto Cesana Malanotti
– Centri diurni persone con disabilità: “l’incontro “ (Coop. Terra fertile) – Piccolo Rifugio

Partner

Ente Comunale
Biblioteca civica
Volontariato sinistra Piave
Istituti Scolastici
Aulss 2 Marca Trevigiana distretto Pieve Soligo

Protagonisti

Giovani, studenti, adulti e tutte le persone disponibili a donare un po’ del loro tempo.

Docenti previsti

Dott.ssa Francesca Bornello psicoterapeuta e animatrice teatrale, pluriennale esperienza con persone in condizioni di fragilità

Tempi previsti

I tempi per la realizzazione del progetto sono strettamente collegati alle disponibilità dei vari Istituti scolastici coinvolti.
Indicativamente potrebbe essere:
– Maggio/giugno: avvio formazione
– Luglio/settembre: sperimentazione attività sul campo per misurare validità della proposta
– Ottobre: continuità e integrazione nuovi volontari

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *